Il dolore ai denti e il dolore alle gengive sono disturbi comuni che possono interferire con le attività quotidiane, rendendo difficile mangiare, parlare e persino dormire. Le cause possono essere diverse: carie, infezioni batteriche, traumi o infiammazioni. Riconoscere i sintomi è il primo passo per trovare la soluzione più adatta.
Affrontare questi disturbi nel modo corretto è importante per evitare complicazioni. Sebbene in molti casi il dolore possa sembrare gestibile con l’assunzione di farmaci, è bene ricordare che qualsiasi terapia farmacologica deve essere espressamente indicata da un dentista.
Cosa prendere per il mal di denti
I farmaci più utilizzati contro il mal di denti appartengono alla categoria degli antinfiammatori non steroidei (FANS). Il principio attivo più comune è l’ibuprofene, che agisce riducendo infiammazione e dolore. Anche il naproxene viene spesso prescritto nei casi in cui il dolore sia più persistente. In alcune situazioni, il paracetamolo può essere un’alternativa, soprattutto per chi non può assumere farmaci antinfiammatori. A differenza dei FANS, il paracetamolo, infatti, agisce solo sul dolore e non sull’infiammazione.
È essenziale non superare le dosi consigliate e, soprattutto, non affidarsi a questi farmaci come soluzione definitiva. Il mal di denti spesso indica un problema che richiede un trattamento specifico. Se il dolore persiste per più di qualche giorno, è meglio rivolgersi al dentista.
Cosa prendere per le gengive infiammate
L’infiammazione gengivale si manifesta con alitosi, arrossamento, gonfiore e, in alcuni casi, sanguinamento, specialmente durante lo spazzolamento o l’uso del filo interdentale.
Il trattamento per il dolore alle gengive dipende dalla gravità della situazione. Nei casi più lievi, il dentista può consigliare un collutorio a base di clorexidina, un antisettico efficace nel ridurre la placca batterica.
Anche gli antinfiammatori non steroidei, come l’ibuprofene, possono aiutare ad alleviare dolore e gonfiore, ma spesso non risolvono la causa del problema. Solitamente, l’infiammazione gengivale è legata all’accumulo di placca e tartaro. Pertanto, si rende necessaria una o più sedute di igiene orale professionale.
Quando l’infiammazione è più acuta, il dentista può indicare una terapia a base di antibiotici, come l’amoxicillina o il metronidazolo.
Se hai male a denti e gengive, rivolgiti al dentista
Il dolore ai denti e l’infiammazione gengivale non dovrebbero mai essere ignorati o trattati con soluzioni temporanee. L’automedicazione può sembrare una scorciatoia, ma in molti casi prolunga
il problema o addirittura lo peggiora. Gli antinfiammatori possono ridurre il fastidio momentaneamente, ma è sempre necessario individuare la causa scatenante.
Adottare una buona igiene orale, sottoporsi a controlli regolari e intervenire tempestivamente ai primi segnali di infiammazione sono le strategie migliori per mantenere la salute di denti e gengive nel tempo. Solo un dentista può valutare la situazione e prescrivere il trattamento più efficace.