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Guida completa alla dentizione dei neonati: sintomi, tempi e consigli 

La dentizione è un momento importante nella crescita e nello sviluppo del bambino. In questa fase, i denti erompono, crescono e si consolidano.  

Il processo di dentizione si divide in tre fasi:  

  1. Dentizione decidua: riguarda i denti da latte e comprende 20 denti, tra cui 8 incisivi, 4 canini e 8 molari.  
  2. Dentizione mista: una fase del processo di sviluppo dentale in cui sono presenti sia denti da latte sia denti permanenti. 
  3. Dentizione permanente: che coinvolge la dentatura permanente e include 32 denti, tra cui 8 incisivi, 4 canini, 8 premolari e 12 molari 

Quando iniziano a spuntare i primi dentini da latte? 

La comparsa dei primi denti da latte varia da bambino a bambino. Generalmente il primo dente a erompere è uno dei due incisivi centrali inferiori, tra i 4 e gli 8 mesi di vita. Successivamente, i restanti 20 denti da latte spuntano entro i 30-36 mesi.  

Nella maggior parte dei casi, l’eruzione dei denti da latte segue questo percorso cronologico: 

  • 6 mesi: primi due incisivi inferiori. 
  • 10 mesi: incisivi centrali superiori e incisivi laterali superiori. 
  • 14 mesi: incisivi laterali inferiori. 
  • 16 mesi: primi 4 molari (2 superiori e 2 inferiori). 
  • 20 mesi: canini superiori. 
  • 24 mesi: canini inferiori. 
  • 30 mesi: secondi molari. 

Quando spuntano i denti permanenti nei bambini? 

La dentizione permanente, invece, inizia solitamente con la caduta del primo dente da latte intorno ai 6 anni e continua fino all’età di 18-25 anni con l’eruzione dei denti del giudizio, anche detti terzi molari. 

Lo sviluppo della dentatura permanente prevede: 

  • 6 anni: eruzione dei primi molari permanenti. 
  • 6 anni: caduta del primo incisivo centrale inferiore, seguito rapidamente da tutti gli altri incisivi. 
  • 10 anni: sostituzione dei canini decidui con quelli permanenti. 
  • 11 anni: primi molari decidui sostituiti dai premolari. 
  • 12 anni: secondi molari decidui sostituiti dai secondi premolari permanenti. 
  • 13 anni: comparsa dei secondi molari permanenti. 
  • Dopo i 18 anni: eventuale eruzione dei denti del giudizio. 

Dentizione precoce: di cosa si tratta? 

La dentizione precoce può verificarsi in alcuni lattanti quando i denti iniziano a spuntare prima dei 4 mesi. Sebbene questa condizione non causi disagio, potrebbe comportare problemi per la dentizione permanente. La comparsa anticipata dei denti da latte potrebbe associarsi anche alla loro caduta precoce, rischiando di provocare futuri problemi di fonazione o linguaggio.  

Inoltre, potrebbe influire sul posizionamento dei futuri denti permanenti. In caso di anomalie, è opportuna una valutazione da parte di un dentista pediatrico, che potrebbe consigliare l’utilizzo di un apparecchio ortodontico specifico per correggere il posizionamento dei denti definitivi. 

Che cos’è la dentizione tardiva?

D’altra parte, può capitare che, dopo il primo anno di età, i primi dentini non siano ancora spuntati o che vi sia un arresto nella dentizione. Questa condizione è nota come dentizione tardiva e generalmente non presenta problemi significativi.  

Il ritardo potrebbe influenzare la forma dei denti permanenti, poiché i denti decidui forniscono una guida per la dentatura definitiva. Un ritardo significativo nella comparsa dei primi denti da latte potrebbe causare una perdita tardiva dei denti decidui, un posizionamento inadeguato dei denti permanenti o persino una doppia fila di denti se il dente permanente compare prima della caduta del deciduo.  

Come capire quando stanno per spuntare i primi denti da latte

Durante la dentizione decidua, il bambino può manifestare alcuni fastidi e dolori legati all’eruzione. Alcuni dei sintomi più comuni sono: 

  • Aumento della salivazione
  • Arrossamenti cutanei intorno alla bocca. 
  • Gengive gonfie, arrossate e indurite. 
  • Tendenza a mordere e strofinare oggetti sulle gengive 
  • Irritabilità
  • Difficoltà ad addormentarsi
  • Cambiamento nelle abitudini alimentari

Come si può alleviare il fastidio della dentizione 

Poiché i disturbi da dentizione sono solitamente temporanei e di lieve entità, spesso non è necessario ricorrere a terapie farmacologiche. Tuttavia, è sempre meglio consultare un dentista o un pediatra, che saprà indicare, eventualmente, un prodotto adatto per il bambino. 

Uno dei rimedi più utilizzati è il massaggia-gengive per neonati, che consiste in oggetti in plastica morbida che possono essere refrigerati nel frigorifero o nel congelatore. Il bambino può mordicchiarli e beneficiare dell’effetto anestetico e lenitivo del freddo. Inoltre, esistono gel orali specifici per la dentizione che contengono ingredienti come l’acido ialuronico o l’aloe vera. Questi gel possono essere spalmati sulle gengive infiammate per alleviare il fastidio. 

Pulizia dei denti dei bambini: alcuni consigli utili

 

Anche se i denti da latte sono temporanei, è importante iniziare fin da piccoli a prendersene cura per promuovere una corretta igiene orale e prevenire problemi futuri. La pulizia dei denti dei bambini è un processo graduale e richiede pazienza e costanza.  

Con il tempo, imparerà l’importanza della cura dei denti e svilupperà abitudini igieniche adeguate. Ma nei primissimi mesi di vita, quando il bambino non è ancora autosufficiente, è importante che il genitore si faccia carico delle manovre quotidiane di igiene orale, almeno fino ai 3 anni di vita. Nelle prime fasi, è possibile utilizzare un apposito spazzolino per neonati in silicone, per pulire le gengive del bambino e per rimuovere eventuali residui di cibo. 

Quando i primi dentini saranno spuntati e consolidati, è possibile utilizzare uno spazzolino da denti per bambini con setole morbide. È importante pulire i denti dei bambini almeno due volte al giorno, preferibilmente dopo i pasti principali, dedicando il tempo necessario per una pulizia accurata, spazzolando delicatamente ogni dente e l’area circostante. 

Quando il bambino sarà autonomo, è importante assicurarsi che lo spazzolino sia comodo da tenere e maneggiare, in modo che possa spazzolare i denti in modo efficace. Con la comparsa dei molari, è importante iniziare ad utilizzare anche il filo interdentale, per una pulizia più profonda e completa. 

I genitori, inoltre, hanno la responsabilità di trasmettere l’importanza dell’igiene orale, insegnando loro come pulire accuratamente i denti dopo ogni pasto.  

Quale dentifricio scegliere? In commercio esistono dentifrici con basse quantità di fluoro, pensati appositamente per i bambini sotto i tre anni. È consigliato utilizzarne solo una piccolissima dose per ogni pulizia. Indicativamente, il dentifricio sullo spazzolino non deve superare le dimensioni di un chicco di riso

L’importanza di una corretta igiene orale durante l’infanzia 

Le buone abitudini di igiene orale dei bambini sono fondamentali per garantire una corretta salute dentale e promuovere uno sviluppo sano di denti e gengive. La pulizia regolare dei denti attraverso lo spazzolino serve a rimuovere i residui di cibo e la placca batterica, prevenendo così la formazione di carie e malattie gengivali.  

Anche un’adeguata alimentazione svolge un ruolo cruciale nella salute dentale dei bambini. Limitare il consumo di cibi zuccherati e bevande gassate può contribuire a prevenire la formazione di carie.  

Inoltre, le visite regolari dal dentista consentono di identificare precocemente eventuali problemi dentali e di ricevere consigli su misure preventive. Un dentista sarà in grado di valutare lo sviluppo dentale del bambino, fornire istruzioni sulla corretta tecnica di spazzolamento e consigliare l’utilizzo di prodotti dentali adeguati ad ogni età. Per questo motivo, è importante eseguire una prima visita intorno, almeno, ai 6 anni. 

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